lunedì 8 ottobre 2012

Le principali metriche SEO e SEM


Si sente spessissimo parlare di SEO (Search Engine Optimization) che letteralmente significa ottimizzazione per i motori di ricerca, e include tutte quelle tecniche che servono a rendere il sito, il più adatto possibile ai motori di ricerca.
Oggi volevo parlare delle metriche principali della SEO e della SEM (Search Engine Marketing). Le metriche inteso come i  parametri più usati per misurare le azioni o le visite o altro.

SEO e SEM

Naturalmente sia la SEO che la SEM danno il loro meglio quando sono inseriti in una strategia  di lavoro che li comprenda tutti e due. E’ inutile lavorare per portare utenti in un sito  che ha pagine non ottimizzate, e viceversa.
Per descrivere le metriche SEO e SEM ci vorrebbero almeno dieci post consecutivi per cui questo è un piccolo riassunto, vediamo le principali metriche, escludo a priori la descrizione di impression che ormai è diventata di uso comune, ecco le altre metriche più usate:
Rank: Pagerank o altri indicatori per valutate la qualità di un sito web. Pagerank è il valore indicato da Google per valutare il valore di un sito, anche Alexa.com ha il suo e sul web esistono molti tipi di Rank. Ad oggi naturalmente il rank preso come riferimento è il Pagerank di Google.
CTR:  (abbreviazione di Click-through Rate) rappresenta il valore in percentuale del rapporto tra le impressioni e i click. Per esempio è un numero molto importante nelle Campagne Adwords. Se in una campagna abbiamo un milione di impression e due click, il CTR è molto basso e ci indica velocemente che il testo dell’annuncio non è accattivante e va cambiato.
metriche seo
PPC: (abbreviazione di Pay per click) rappresenta un tipo di pubblicità, solitamente web,  non paghi per le impression ma solamente per i click. Google Adword è il tipico esempio di PPC, ma non è l’unico. E’ esattamente l’opposto della prima tipologia di pubblicità sul web, che andava molto nei primi tempi di internet, i Banner, si pagavano le impression.
Conversion Rate: ( in italiano tasso di conversione) rappresenta la percentuale di visitatori unici che hanno effettuato un determinata operazione, su un sito web. Può essere una vendita completata su un sito di e-commerce, oppure il riempimento di una form.
Landing Page: ( letteralmente pagina di atterraggio) è una pagina web, solitamente molto semplificata e molto chiara, dove l’utente arriva dopo essere passato da un banner o da un annuncio di Adwords. Per descrivere l’utilità della landing page ci vorrebbero molti post, ma per semplificare potremmo dire che l’utente passa da una pubblicità e deve arrivare in una pagina pratica, veloce e ottimizzata che gli spieghi in pochi secondi, il prodotto o il servizio a cui l’utente potrebbe essere interessato, visto che ha cliccato. Se arriva su un sito intero o su pagine non ottimizzate potrebbe perdersi e noi potremmo perdere clienti.
ROI: (ritorno dell’investimento) rappresenta il guadagno ottenuto con una determinata operazione di investimento.
Backlink: rappresentano i link che rimandano al nostro sito web. Un tool molto diffuso per vedere i nostri backlink è il Webmasters tool di Google. Avere molti backlink è indice di un sito autorevole, e avere dei buoni link in entrata da siti autorevoli, migliora di non poco il  valore del nostro sito web agli occhi del motore di ricerca.
link building
Esistono altre metriche, che sono importanti nella SEO e nella SEM, per esempio il Costo per ordine (molto importante per i siti di e-commerce ed è abbreviata in CPO ) oppure il costo per Azione (CPA, importantissimo per azioni compiute durante le iscrizioni a form e newsletter ).
Poi oltre a questi termini che sono i principali, ne esistono altri, molto più specifici; ma oggi ci fermiamo a questi.

Come indicizzare un sito nuovo


Il web continua a sfornare ogni giorno migliaia di nuovi siti. Ce la faranno le nuove creature del web a scalare le classifiche delle Serp? Le risposte a domande come questa possono essere sempre molto variegate e dipendono da tanti fattori. I nuovi siti possono essere indicizzati in sei mesi o in meno di 24 ore. Tutto dipenderà dalla validità degli stessi siti, dai loro contenuti e dai criteri seo utilizzati per la loro costruzione.
Se nei siti più vecchi il contenuto prevale sul seo, in quelli nuovi, purtroppo o per fortuna, il seo gioca un ruolo fondamentale nella loro indicizzazione. Usare meta tag con descrizione del sito, titolo, tag e parole chiave, consente ai crawler di identificare immediatamente la tipologia di sito e di inserirla nelle sue liste di ricerca.
Per velocizzare i tempi di indicizzazione, l’url del sito va segnalato a tutti i motori di ricerca. Questa procedura non garantisce il posizionamento sulle prime pagine delle Serp, ma permette senz’altro di essere “visti” prima dai bot dei motori. Inoltre, qualche link iniziale nei vari motori sparsi per il web, non guasta.
In secondo luogo non bisogna dimenticare di inserire nel sito il file robot.txt con le istruzioni da dare ai motori di ricerca, in cui si descrivono chiaramente le pagine che devono essere indicizzate, ovvero quelle con i contenuti. Ogni nuovo articolo o post inserito va correttamente titolato, descritto e taggato.
Tutti questi elementi Seo permettono ai crawler di identificare immediatamente il contenuto visitato e di posizionarlo al meglio nei risultati delle ricerche. Molto utile è usare i trackback, i pingback e la condivisione dei post nei social networtk, tecniche che permettono uno scambio di link sia in entrata che in uscita. La link popularity accresce sensibilmente il page rank e l’autorevolezza del sito ed aumenta notevolmente anche le visite.
Dopo tutta questa “fatica” non resta che attendere i risultati ricordando che la veloce indicizzazione di un nuovo sito accorcia anche i tempi delle relative entrate pubblicitarie.