In
questi mesi il mio lavoro di pubblicazione e scrittura sul blog e sui
giornali in generale si è ridotto veramente al minimo; fra la maturità,
lo sport e gli altri impegni, il web è rimasto un po’ relegato in un
angolo, e la scrittura di articoli di conseguenza è stata messa da
parte. In questi giorni spero di riuscire a riprendere a ritmi decenti,
pubblicando anche qualcosa di tanto in tanto; un articolo molto
interessante letto di recente, e che vorrei riportare, è proprio questo
di Michael Gray.
La tematica affrontata è vasta ma tocca un
problema sempre attuale nella SEO: tutta quella linea di pensiero che
vede nei “trucchetti” la soluzione. La traduzione è abbastanza libera,
in alcuni casi (anche se ho cercato di limitarli) ho inserito qualche
riferimento a fatti prettamente “nostrani”. Buona lettura!
Di Michael Gray, su Wolf-Howl
Quando
vado a una conferenza, o comunque varie volte a settimana tramite
email, mi sento chiedere “Quali sono i tuoi ‘Segreti SEO’?” oppure “Hey!
Su quali keywords lavori? Puoi mostrarmi qualche sito che segui?”.
Finché non avrai guadagnato la mia fiducia comunque, non penso che ti
mostrerò nulla. Ho fatto l’errore una volta e tre mesi dopo ho visto un
sito clone creato dalla persona con cui avevo parlato. Non è che non mi
importa niente di aiutare altre persone o voglio essere pagato, perché
penso che sia comunque parte del mio ruolo nella community. Ma c’è
differenza fra qualcuno che viene alla tua porta a chiedere cibo gratis e
qualcuno che chiede “Hey, posso venire a pescare con te così che possa
imparare a pescare da solo?”.
Non sono un SEO di prima generazione
come altri, sono stato in giro per un po’ e ho fatto un sacco di
domande (a volte stupide), sperimentato e fatto un sacco di piccoli e
catastrofici sbagli lungo la strada, mi sono dilettato nella black hat,
provato a fare alcune cose fallendo, e così ho imparato. Così molto di
ciò che succede nella community SEO attuale non è fare domande, imparare
e insegnare; è perdere tempo, fare contest di popolarità e drammi. Troppe persone si concentrano su trovare segreti per veloci e facili strade per fare un sacco di soldi
e andare in giro a sbandierarlo al mondo, quando invece dovrebbero
cercare di imparare come funziona tutto ciò che fanno, e cosa fare
quando qualcosa va storto nel loro progetto iniziale. Perché se qualcosa
va storto si ritrovano esattamente com’erano all’inizio: senza
conoscenza. E tutto ciò che possono fare è andare a caccia del prossimo
trucchetto SEO.
Imparare che la SEO è come una caccia. Senza
imparare come stare alle costole alla preda, come cacciarla, e come
ucciderla per nutrire te e la tua famiglia, non sopravviverai. Invece,
ognuno vuole basare tutta la sua vita sui segreti SEO. Ma quando Google
annuncia che sta cambiando l’algoritmo per colpire i siti troppo ottimizzati, tutti si ritrovano a piangere in giro per forum e social network chiedendosi cosa succederà,
quali saranno questi fantomatici cambiamenti, come dovranno agire ora
che Google smaschererà il loro mezzuccio da quattro soldi basato su una
link popularity falsuccia fatta su siti oltreoceano.
Invece,
come nella favola dei tre porcellini, se le basi del sito saranno
buone, è molto difficile che ci siano modifiche o fluttuazioni tali da
portare problemi. Se la struttura sarà buona, se i contenuti
saranno ben scritti e il sito ben tematicizzato, se avrai pensato
all’utente in fase progettuale (e già se avrai portato avanti una fase
progettuale), se la tua presenza sui social media sarà proporzionata a
quella mole assurda di links che il sito si ritrova.. Tutto andrà bene. I
contenuti possono essere i re, ma se le fondamenta tecniche e di
popolarità sono così mal messe che i motori di ricerca non riescono ad
orientarsi (Flash e Ajax sono due esempi.. ma anche la struttura dei
links non scherza), allora i contenuti migliori resteranno sepolti sotto
terra, o al più in SERP che guarderai solo tu con qualche strano “magic
tool”. È la combinazione di tutti i pezzi che lavorano insieme, è
un’alchimia perfetta fra tecnica, copywriting e marketing che rende
possibile il successo di un sito, nessun segreto letto su ebook o
landing page scritte a caratteri cubitali.
Invece di focalizzarsi su segreti SEO, meglio concentrarsi sull’apprendere i fondamentali: come impostare i permalink, come scegliere i contenuti da scrivere, come strutturare un sito, velocizzarlo, come usare i microdati, seguendo forum e convegni magari, con domande serie però. Non si smette mai di imparare:
prima di deviare per i segreti e spendere centinaia di euro in
improbabili video corsi e software se ne possono usare altrettanti per
seguire convegni seri o espandere il proprio campo di conoscenze.
Ti senti ferratissimo dal punto di vista tecnico? Bene, inizia a comprare libri di marketing, anche classico.
La ricerca organica ti sembra casa tua? Inizia a studiare come funziona AdWords.
Non
diventerai un consulente di marketing o di AdWords, ma la cognizione di
causa con cui farai il tuo lavoro sarà decisamente diversa, avrai una
formazione di più ampio respiro. Non perdere nemmeno 5 minuti del tuo
tempo dietro ai venditori di fumo; i potenziali soldi che perdi in quel
tempo sono decisamente più veri di quelli che cercano di venderti.
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